giovedì, aprile 12, 2012

1922

Era sentito il problema degli alloggi a Mosca: erano gli anni Venti. Lavori in corso, ristrutturazioni che lasciavano buchi nelle pareti (coperti comunque da poltrone) e poi elettricità nei cavi, e acqua nei rubinetti, e tram popolati da compagni cittadini, prima ancora che da enormi gatti neri sprovvisti di biglietto.
La parola "appartamento" effettivamente è da esaminare. 
Lo shock è grande per noi egocentrici quando dal nostro piccolo mondo appartato ci schiantano in/su/per un formicaio facendoci percepire la nostra nullità.