martedì, luglio 09, 2013

Broz in arms.

Scopro a scoppio ritardato che Bob Brozman è morto. Sono passati un pugno di anni da che lo avevo visto suonare nel posto che allora era un po' la mia seconda casa.
Mi ricordo che quella sera ero sbarbato - cosa strana per i tempi - e mi ero quasi sentito in colpa. Anche oggi sono sbarbato ed è da un anno che va avanti così, probabilmente pure di più. So che forse un giorno potrò indossarla di nuovo ed in una certa misura dipende da me.
So che per colpa di Bob Brozman spaccavo bottiglie di vino in un orto siciliano per farci slide verdi come smeraldo.
Da giorni Nuto si prende la briga di tornare a farmi visita da La luna e i falò, dove lo avevo lasciato. La musica è un vizio, diceva. Io sono certo che non sia solo un vizio, ma sia uno di quelli terribili che crea dipendenza; uno di quelli che ti devi prendere in giro per dire che si può vivere senza.
Vivere postumi?
Boh. Fine dell'elogio/tributo/riflessione/nonsense/pensiero scoordinato.