lunedì, aprile 27, 2015

T'imparo l'italiano - Vol. 1

Circa 150 lune piene fa, nel mio personale vocabolario la parola "amore" faceva rima con "cuore" e non solo con "per favore".
La ragazzetta cui all'epoca usavo stringere le mani subiva il fascino della parola "abbacinante", probabilmente perché se non ricordo male viene utilizzata all'incirca quattro volte nella traduzione italiana de Il signore degli anelli, che a quei tempi mi presi la briga di leggere; questo quando essere nerd voleva dire essere socialmente attivi come uno che si prende la briga di leggere "Il signore degli anelli" facendo attenzione a quante volte compare la parola "abbacinante".
Essa è più o meno nota nel nostro idioma per essere sinonimo di "intensamente luminoso, abbagliante": effettivamente dà quasi l'idea di essere immerso nella luce, un po' come quando l'arcangelo Gabriele annuncia a Fantozzi che darà alla luce il Messia.
In retrospettiva, l'aggettivo "abbacinante" ha origine proprio dal bacino, corpo concavo (bacinella anyone?), che veniva arroventato e messo davanti agli occhi di qualcuno fino a fargli perdere la vista a scopo di tortura.
Detto altrimenti, la differenza è tra "ooooh..." e "AAAAAAAAAAAAAAA".



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