lunedì, luglio 27, 2015

Spaghetti waster

Le unità di misura sono statue di sale.
I topi si arrampicano sulle palme, lucertole e gechi sui muri, e la naftalina non si trova più in palline.
Mothballs.
I topi squittiscono, i gechi litigano anche fra loro mentre sfidano la gravità, mia zia Rosa odora di naftalina pure nel pensiero.
Misuro il tempo in scarpe nuove e suole consumate.
Le palme sono ammalate adesso; il punteruolo rosso abbatte una fenice delle Canarie che non risorgerà.
I topi staranno lontani, i gechi continueranno ad arrampicarsi sui muri ancora per un po'.

* * *

Pubblico con un anno di ritardo, nella prima estate in cui non si torna sul suolo natio.
What I'm up to these days?
Non lo so. Faccio le barricate per il futuro, studio, ricerco cose che molte persone sbrigativamente giudicheranno volgari, studio ancora, sudo come una donna gravida, ripasso, ricorro gerarchicamente, studio, perdo la voglia di vivere, studio con una flebo di caffè, corro, fingo di studiare mentre le palpebre dannatamente pesanti, mangio come un bue, studio, imito il sassofono contralto di John Lurie in Bob the bob con un fervore di un fanatico religioso grazie alle uniche amanti che non mi tradiscono, studio, dimentico tutto, dormo con un ventilatore puntato addosso, studio, di tanto in tanto cerco di scrivere cose che (mi) facciano ridere, e ora - mentre ascolto uno dei miei due diletti gruppi-lucertoloidi (Lounge o Jesus, chi sarà mai?) e dopo aver tirato fuori del cassetto cose passate - ecco chi si avvicina in biblioteca (!):


Piccolissima, a sangue freddo, caro diario. Dell'estate 2015 ricorderemo anche questo, assieme al biscotto di mare e all'imposta al consumo che gli si applica.

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