Come Beatrice che se ne andava ad amoreggiare nei cessi dell'autogrill della A14 con un autotrasportatore presidente dell'Inter Club alla faccia di Dante, ho un grave caso di tackycardia, di amore per il pacchiano.
Mentre tento di venire a compromessi con me stesso per evitare una tragedia delle proporzioni di un tatuaggio sulle chiappe di mia mamma (e sia la tragedia che il tatuaggio sarebbero enormi), mi godo uno strano episodio di vita notturna come non succedeva da tempo: fuori diluvia e la semplice, desiderata, scrosciante baraonda è confortante nella canicola; doccia acqua tonica e percocche mi rallegrano il palato; un po' di cazzeggio domenicale con il tema di McGyver ed è ora di andare a nanna.
Buonanotte.
lunedì, agosto 10, 2015
Colui che annaffiava i fiori del male
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